Commento di Armando Pintus, Psicologo del Golf su: Concentrazione, Tecnica o Attitudine Mentale: cosa conta di più per Vincere nel Golf?
“L’avversario che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo dall’altra parte della rete.”
Timothy Gallwey, Ex Capitano della Harvard University Tennis Team, allenatore di tennis, scrittore e formatore.
Alberto Marzetta ha ragione: la Psicologia e la Parte Mentale sono assolutamente determinante per raggiungere e ottenere risultati, in qualsiasi sport o disciplina….. e in particolare nel Golf, sport in cui si è sempre in gara (per alcuni sarebbe forse proprio meglio dire … “in lotta”) con sé stessi.
Qui in particolare voglio portare l’attenzione su un aspetto che molto spesso non viene adeguatamente considerato: LA CONTINUITA’ DI RISULTATO!
Quanto sono infatti i casi di atleti, e in tutte le discipline e non solo nel golf, che magari ottengono un grande risultato, venendo magari visti come una possibile luminosa promessa, e poi finiscono per “scivolare” verso risultati che se pur di rilievo, sono però considerati mediocri per eccellere fra i Professionisti?
E quanti sono i dilettanti che riescono a vincere e ad ottenere risultati anche eccezionali, che poi passando fra i protagonisti spariscono praticamente nelle fasce basse dello score o faticano in modo indicibile a “superare i tagli”?
Per fare un esempio cambiando anche settore, parlando di calcio (ma non solo): quanti sono coloro che raggiungono grandi risultati in una squadra minore peraltro magari sempre di serie A o di B! ….. Poi: evviva … arriva il sognato ingaggio nella capolista o nella grande squadra della grande città …… e improvvisamente si scivola nella mediocrità e nel continuo errore deludendo tutti (oltre che sé stessi)!
Come mai? La risposta è ovvia e incontrovertibile: non è che quel giocatore ha perso la tecnica o la bravura ma la sicurezza! In quel cambiamento ha improvvisamente sviluppato problemi di convinzione, o di autostima, o di grinta o di gestione dell’emotività, o ha perso creatività, energie o smalto, e quindi ……. si è ritrovato, (e magari anche dall’aoggi al domani), a dover gestire delle problematiche psicologiche e mentali, che prima non aveva o che non avvertiva e non interferivano nelle prestazioni. (Problematiche quali paure di sbagliare, ansietà, attacchi di panico, insonnia, crisi di rabbia, di commozione o di “magone”, sfiducia o pessimismo o, per converso, ottimismi immotivati, ecc.).
Quindi qual’è il consiglio? Investi pure tempo ed energia nella tecnica, è indispensabile! Ma dove vai se “la testa e il cuore” non sono a posto? Ovvero se psicologicamente parlando non fai quel percorso e acquisisci quelle abilità che sono indispensabili per migliorare e crescere nel tuo sport anche psicologicamente?
Per approfondimenti leggere anche: Armando Pintus – Milano:
IL COACHING PSICOLOGICO PER REALIZZARSI NELLA VITA, NEL LAVORO O NELLO SPORT
http://coachingmilano.com/armando-pintus-coaching-psicologico-psico-coaching-nella-vita-lavor-sport/
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