Psicologia del Golf: Visualizzazione e Allenamento Mentale

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Il Golf in testa prima che in campo.

 Come fa un golfista ad andare in buca? E a perdersi nel rough o nel green?

Semplice. Prima lo pensa, visualizza – magari inconsapevolmente – ciò che succederà, come sarà il tiro, l’angolazione del bastone, che forza avrà il colpo, ecc. Ciò che avverrà poi nella realtà sarà un effetto di quanto pensato.

Ma pensato quando?

Magari la sera prima o subito prima di tirare o durante il tiro stesso.

Quante volte infatti si teme che il tiro possa essere troppo corto o disallineato rispetto al vento con conseguenze negative e poi queste conseguenze negative, tanto temute, quasi fatalmente si verificano? Non tutti, infatti, sono consapevoli che il gioco del golf si svolge prima di tutto nella testa del giocatore, il quale, che ne sia conscio o meno, si crea mentalmente dei cortometraggi di tutti i vari colpi che farà. A questi cortometraggi, è proprio il caso di dirlo, c’è un rapido adattamento a livello profondo che condiziona il buon esito dei colpi che vengono effettuati.

Ciò, ovviamente, ha un notevole influsso sul rendimento di qualsiasi giocatore. E’ capitato a tutti, infatti, di avere una giornata in cui,  “e lo si sente bene”, si gioca da subito in modo efficace tirando colpi che vanno a buon fine con pieno godimento. Questo però accade, purtroppo, anche al contrario ….. e nelle “giornate nere”, in cui, pur tentando rituali scaramantici di scongiuro e/o ringraziamento del fato, come temuto, sigh!, ci si trova poi ben impantanati o fuori misura, maledicendo quella folata   di   vento   improvvisa  che   ha  proprio  aspettato  il  mio  tiro  per rovinarmi, o la scelta di quel bastone fatidico che oggi, per distrazione, ha fatto fare uno o più colpi rispetto al par.

Questo discorso sull’importanza del gestire consapevolmente il lavorio immaginativo del cervello, che può forse un po’ stupire o suonare magari come strano, ben lo sanno quei Coach che negli Stati Uniti allenano sia i campioni, sia gli esordienti, ad elevare le proprie prestazioni “gestendo meglio il lavoro immaginativo che precede o accompagna ogni colpo e ogni gara”.

Anche i partecipanti alle mie coaching o ai miei corsi di formazione su “Come essere più efficaci nel gioco del Golf”, imparano e utilizzano varie tecniche per raggiungere più facilmente il risultato sfidante, l’obiettivo di gioco o la vittoria desiderata.

Queste tecniche, di “Psicologia del Golf” e di “Golf Mentale Efficace”, vengono soprattutto dagli Stati Uniti e servono, a chi decide di migliorarsi nel golf, per aumentare anche considerevolmente e in fretta il successo dei propri colpi o gare.

Esse cambiano in relazione alle problematiche specifiche di ogni giocatore e al livello di abilità acquisito, e vanno dalle visualizzazioni guidate, alle modalità di controllo emozionale, a quelle che servono ad elevare la concentrazione, a scaricare le emozioni e tensioni non gradite, a ricaricarsi mentre si attente di poter tirare, ecc.

“Quello che si può fare, ad esempio, è di costruire e rivedere un film mentale vincente prima di giocare, creato sulla base delle esperienze precedenti che il giocatore ha di quel campo, in cui i colpi – minori rispetto al par – vanno esattamente nelle 18 buche, mentre durante il percorso vengono visualizzati i vari colpi che vanno a buon fine in modo eccellente, come nel film immaginato prima.

Anche perché di fatto, che piaccia o no, e che se ne sia consapevoli o meno, prima si immagina e poi si realizza ….. il bel colpo o a volte anche, purtroppo, il disastro.

 

Armando Pintus, Psicologo dello Sport e del Golf a Milano, Golf Mental Coach

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